Castelfranco – Il Comune continua a vendere terreni. Altri due appezzamenti all’asta. Si tratta di lotto di più di circa 23mila metri in via Lovara, dove c’è il nuovo scalo merci, e di un lotto in zona industriale e di quasi 3mila metri, in via Toniolo.

Per il primo il prezzo a base d’asta è di 2.750.000 euro, per il secondo di 421.500 euro. Ci sarà tempo fino al 15 settembre per presentare domanda.

Sulla vendita dei terreni scatta la polemica. Questo perché da 10 anni il Comune continua a vendere e perché per i prossimi tre anni sono previste vendite per altri 10milioni di euro.

«Il patrimonio comunale è stato svenduto, ma è in via di esaurimento – afferma Livio Frattin, il capogruppo del Pd in Consiglio comunale -. Che cosa farà chi arriverà dopo dieci anni di amministrazione Gomierato? Ovviamente si troverà più povero e si tratta di un metodo di autofinanziamento destinato ad esaurirsi».

«Questa amministrazione – prosegue Frattin - ha scelto, al di là dei vincoli che comporta la Finanziaria, di alienare il patrimonio pubblico, per realizzare iniziative che non rispondono alle reali esigenze di Castelfranco: prima fra tutte quella della casa. Il Comune ha preferito vendere piuttosto che tentare di realizzare case popolari nei suoi terreni. Anche all’ex Fram non si è pensato a questo: lì nemmeno un metro è stato destinato all’edilizia residenziale pubblica».

«Il Comune da 10 anni continua vendere senza acquistare nulla – gli fa eco il collega Sebastiano Sartoretto -. Il patrimonio prima o poi finirà. È chiaro che una volta venduti i gioielli di famiglia resta la miseria».

«Il patrimonio pubblico noi l’abbiamo valorizzato – controbatte il vicesindaco ed assessore all’Urbanistica Fiorenzo Vanzetto -. L’abbiamo fatto con i piani regolatori. Poi è stato anche venduto per realizzare opere pubbliche che altrimenti sarebbero state impossibili da realizzare. C’erano delle aree inutilizzate che abbiamo deciso di vendere e siamo riusciti a fare opere che non hanno paragoni con le amministrazioni precedenti. Quindi dal punto di vista patrimoniale il Comune ne esce bene».