Allerta ebola in Veneto
11 soldati in isolamento a Vicenza
VICENZA - L'ambasciata americana a Roma ha confermato che un gruppo di soldati americani di rientro dalla Liberia si trova in isolamento nella base Usa di Vicenza, ma ha precisato che "il rischio potenziale di infezione è basso", dal momento che "in Liberia i militari non hanno avuto contatto con persone contagiate dal virus". Undici soldati americani sono gia' stati posti in isolamento nella base militare, riferisce la Cbs. Altri 30 sono attesi in giornata. Tra i soldati che saranno monitorati per 21 giorni anche il generale maggiore, Darryl Williams, comandante della base Usa in Africa e che ha effettuato il passaggio di consegne all'unita' d'assalto paracadutisti dell'esercito statunitense nel finesettimana. I militari sono stati accolti dai carabinieri coperti dalle tute di protezione.
"Il Prefetto e le autorità militari americane mi hanno assicurato che tutti i militari tornati dall'Africa sono sani. Nessuno di loro presenta i sintomi dell'Ebola". A dirlo il sindaco di Vicenza Achille Variati, nel suo ruolo di autorità sanitaria locale. Variati ha quindi aggiunto che tutti i militari rientrati "sono comunque costantemente monitorati, come stabilito dal rigido protocollo ministeriale".
La Regione Veneto segue con attenzione la situazione e si dice pronta a collaborare sul piano sanitario, "se l'ambasciata o l'esercito americano" lo richiederanno. Lo precisa l'assessore alla sanità, Luca Coletto, ricordando che la base Setaf è da ritenersi a tutti gli effetti territorio americano. "Siamo disponibili a dare tutto l'aiuto delle nostre strutture mediche altamente specializzate - aggiunge Coletto - a tutela sia dei militari americani di stanza alla base sia dei cittadini veneti che risiedono nella città". Coletto ha ricordato che la Regione Veneto ha già attivato dal primo settembre scorso un protocollo di intervento per fronteggiare ipotetici casi di contagio da Ebola, e sta lavorando per accreditare come struttura nazionale di riferimento, dopo gli ospedali 'Sacco' e 'Spallanzani', anche i laboratori di microbiologia e virologia dell'ospedale universitario di Padova.