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20 aprile 2024

Castelfranco

Allarme mura, il Comune coinvolge l’Unione Europea

Dossier a Bruxelles che documenta la situazione

| Matteo Ceron |

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| Matteo Ceron |

Allarme mura, il Comune coinvolge l’Unione Europea

CASTELFRANCO – Mura a rischio, il Comune ora bussa alla porta del Parlamento europeo. Dopo che il governo ha negato il proprio aiuto per il recupero del monumento il sindaco Luciano Dussin ha deciso di rivolgersi all’Unione Europea: entro gennaio invierà a Bruxelles tutta la documentazione relativa alla campagna di sensibilizzazione avviata sulle mura, quindi firme raccolte (oltre 10mila), documentazione fotografica e rassegna stampa.

 

«Il Governo Monti aveva già dato diniego ad un aiuto – afferma l’assessore alla Cultura Giancarlo Saran - nonostante la segnalazione di quali penalizzazioni  i vincoli del patto di stabilità stiano provocando a quei comuni virtuosi, come Castelfranco, che, pur avendo in  casa 22 milioni di euro, non possano spenderne da 6 a 8 per salvaguardare il proprio patrimonio storico (come pure verrebbero obbligati dalle norme vigenti). Il problema è reale. I pericoli dimostrati. La legislazione latita. Puntiamo al buon senso della Regione Veneto: ci sono 65 milioni destinati dall’Europa al recupero di edifici e monumenti storici nella nostra regione. Sono  risorse che dovranno essere impegnate nel 2013 per progetti che ne giustifichino l’investimento».

 

Alcune settimane fa i visitatori sono saliti sulla Torre Civica, aperta dopo il restauro, e si sono resi conto delle condizioni della cinta muraria.  La parete est residua, tra torre e albergo vicino, pende evidentemente verso l’interno, sul giardino di una storica villa contigua. Si vede la differenza tra il terrapieno esterno (giardini pubblici) e quello interno, praticamente inesistente.

«Va ricordato - dice ancora Saran - che, a suo tempo, le mura della città del Giorgione vennero edificate senza fondamenta, ma supportate da rispettivi terrapieni (interni ed esterni). Forse questo ne spiega, grazie anche all’ antropizzazione dei secoli seguenti, i relativi crolli . C’e’ anche altro. Quello che residua della parete sud, tra Duomo e relativa Torre a est, presenta segni di cedimento allarmanti. Il percorso di guardia, sul lato interno, è visibilmente concavo, ulteriore segnale che, anche in questo versante, le  mura ottocentenarie ci stanno lanciando silenziose grida di aiuto».

 

A breve partirà una campagna fotografica aperta a tutti (fotografi professionisti, amatoriali, semplici cittadini)  che vorrà dare ulteriore spinta a testimoniare lo stato di degrado in cui versano le mura di Castelfranco.

 



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Matteo Ceron

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