CONEGLIANO - Il Pd coneglianese lancia il primo sasso sulle acque ferme della campagna elettorale, presentando il suo candidato sindaco alle prossime amministrative. E’ Alessandro Bortoluzzi - capogruppo dem in consiglio comunale - la punta di diamante dello schieramento: come è stato reso noto questa mattina, Bortoluzzi è stato scelto all’unanimità dai colleghi di partito, ed è in assoluto il primo nome certo su questa lunga via verso le elezioni che si terranno (forse) il 4 giugno.

Avvocato 43enne, oglianese, il nuovo candidato non è – parole della segretaria provinciale Lorena Andreetta – “una scelta casuale”, vista la professione e “l’esperienza amministrativa maturata negli ultimi anni”. Ma non c’è solo la competenza tecnica: Bortoluzzi è uno di quelli che, dall’opposizione, zittisce l’intero consiglio comunale.

Attorno a lui si riunirà una coalizione: “Ci sono in città contatti avanzati con le liste civiche – anticipa Bortoluzzi – Il nostro obiettivo è un ampio coinvolgimento di persone, si tratta di una proposta aperta”. Il capogruppo ha parlato addirittura della possibilità che, in caso di altre proposte avanzate dagli “alleati”, nell’ottica di una migliore fusione elettorale, si possa rivedere la sua stessa candidatura (anche se pare difficile, vista la coesione dimostrata nel proporlo).

In un’intervista rilasciata al Quindicinale, Bortoluzzi aveva addirittura aperto le porte agli scontenti della maggioranza, fatto ribadito anche stamane parlando dell’assenza di “steccati ideologici” nella formazione della lista. “La sensazione a Conegliano è che si sia chiuso un ciclo (quello di Zambon, ndr), vogliamo intercettare questa voglia di cambiamento, ma senza stravolgere l’identità dei coneglianesi” ha detto Bortoluzzi.

Alcune linee programmatiche sono state date, anche se per ora non c’è un programma fatto finito: sviluppo economico sostenibile, rivitalizzazione del centro storico, recupero delle aree dismesse, fondi europei contro “il piagnisteo della precedente amministrazione”. E’ emersa anche la volontà di rilanciare la città attraverso il turismo enogastronomico e il settore agroalimentare (temi questi non frequentemente visitati al Pd cittadino).

La spina nel fianco dell’amministrazione Zambon è scesa in campo: sfidanti cercasi.