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23 aprile 2024

Agenda

Al Verdi il trio Shlomo Mintz, Silvia Chiesa e Maurizio Baglini

programma dedicato alla musica russa

Musica

quando 11/12/2017
orario Lunedì 11 dicembre ore 20.45
dove Pordenone, Teatro Verdi

PORDENONE – È un’icona poliedrica della musica del nostro tempo: violinista, violista, direttore e compositore, da cinquant’anni Shlomo Mintz calca le scene musicali mondiali dov’è acclamato come uno dei maggiori interpreti contemporanei. All’artista, che si identifica con la migliore scuola e tradizione musicale russa, il Teatro Verdi di Pordenone affida la straordinaria produzione cameristica che - lunedì 11 dicembre, alle 20.45 - siglerà il congedo del cartellone musicale 2017 in Trio con due altri virtuosi del nostro tempo, la violoncellista Silvia Chiesa (in foto) e il pianista Maurizio Baglini.

Chiesa e Bagliani sono stati intervistati da OggiTreviso: l'intervista sarà pubblicata domani nella sezione Nord-Est.

Un concerto concepito nel segno di un trascinante programma dedicato alla musica russa e in particolare alle atmosfere di una suggestiva capitale delle sonorità est-europee, San Pietroburgo: in questa città, fulcro della cultura e dello spettacolo nella Russia del XIX secolo, trascorsero parte della loro vita sia Anton Arensky, di cui sarà eseguito in apertura il Trio n. 1 in re minore op. 32 (1894), che Pëtr Il'ič Čajkovskij: il suo Trio in la min. op. 50 (1881-1882) è una partitura imperiale, solenne, di impegnativa esecuzione, una delle più importanti opere del repertorio per il tradizionale organico violino, violoncello e pianoforte.

 

Il concerto è una produzione esclusiva con due sole date italiane realizzate per il Teatro Verdi di Pordenone e per l’Amiata Piano Festival: una collaborazione resa possibile grazie all’impegno del direttore musicale del Verdi, il pianista Maurizio Baglini impegnato per l’occasione anche nella performance.

L’applauso di fine concerto sarà preludio di un originalissimo dopo serata con gli artisti: al primo piano Shlomo Mintz, Silvia Chiesa e Maurizio Baglini si uniranno al pubblico nella dolcezza di una degustazione di cioccolata e saranno disponibili per autografi e saluti.

Biglietti in prevendita al Teatro Verdi, infoline 0434 247624 www.comunalegiuseppeverdi.it

 

Protagonista da cinquant’anni della scena internazionale, Shlomo Mintz ha un passato da enfant prodige.

Nato a Mosca nel 1957, a due anni si trasferisce in Israele con la famiglia e a undici debutta con la Israel Philharmonic Orchestra. Poco dopo, Zubin Mehta gli chiede di sostituire Itzhak Perlman, per indisposizione, nel Primo Concerto per violino di Paganini.

A 16 suona per la prima volta alla Carnegie Hall sotto l’egida di Isaac Stern e a 20 firma il contratto con la prestigiosa etichetta Deutsche Grammophon che nel 2017 per i suoi sessant’anni ha pubblicato il cofanetto celebrativo “The Art of Shlomo Mintz”. Tra i suoi riconoscimenti: il Diapason D’Or, il Gramophone, l’Edison Award e il Cremona Music Award.

Il concerto di Pordenone lo impegnerà, accanto a Silvia Chiesa e Maurizio Baglini, in una prova di straordinario impatto acustico, emotivo e stilistico.

Fine compositore, autore di una vasta produzione cameristica, Anton Arensky miscela con sapienza, nel primo Trio del programma, ritmi di danza popolare ed elementi di folklore slavo.

Un crescendo chiamato a culminare nel Trio di Čajkovskij, un brano che sintetizza l’etica del Romanticismo e sottolinea la profondità del sentimento.

Dedicato “alla memoria di un grande artista”, Nikolaj Grigor’evic Rubinstein, il brano prende avvio con uno struggente incipit elegiaco e si dispiega in un Tema con undici variazioni.

 

La formazione d’eccezione, con lo splendido violoncello di Silvia Chiesa e il pianoforte di Maurizio Baglini, contribuisce a rendere questo concerto un vero evento cameristico.

Silvia Chiesa è fra le più autorevoli soliste e cameriste italiane ed è apprezzata in particolare per le sue interpretazioni di compositori del primo Novecento e del nostro tempo.

A lei si devono registrazioni di riferimento dei Concerti per violoncello di Nino Rota e del Concerto in Do minore di Pizzetti (in “prima” mondiale), con l’Orchestra Rai di Torino diretta da Corrado Rovaris.

E’ dedicataria di brani di Corghi, D’Amico, Fedele, e ha eseguito in “prima” italiana lavori di Shohat, Clementi, Dall'Ongaro, Davies e Sollima.

Ha inciso per Sony Classical, Decca, Rai Radio3, Rai Sat, France Musique e France 3.

 

Il pianista Maurizio Baglini ha al suo attivo un’intensa carriera solistica e cameristica in sedi quali l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Teatro alla Scala di Milano, la Salle Gaveau di Parigi e il Kennedy Center di Washington.

Ricca la produzione discografica in esclusiva per Decca/Universal, che comprende musiche di Liszt, Brahms, Schubert, Domenico Scarlatti e Mussorgsky.

Nel 2016 ha dato inizio alla registrazione dell’integrale pianistica di Schumann.

Fondatore e direttore artistico di Amiata Piano Festival, è consulente artistico per la danza e la musica del Teatro “Verdi” di Pordenone e Ambasciatore culturale della Regione Friuli Venezia Giulia.

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