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23 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

AL VIA LA CAMPAGNA PER DONARE IL SANGUE DEL CORDONE OMBELICALE

Il Veneto ha fatto da apripista. Il Ministero della Salute dice che ne serve il triplo di quanto donato

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

AL VIA LA CAMPAGNA PER DONARE IL SANGUE DEL CORDONE OMBELICALE

Roma - Donare il sangue del cordone ombelicale è, purtroppo, una pratica ancora poco diffusa. Per sensibilizzare le donne a farlo, è stata presentata stamani, a Montecitorio, la prima campagna nazionale per promuoverne la donazione. Forse non tutti sanno che il sangue del cordone ombelicale è dotato di una grande quantità di cellule staminali, utilizzabili per curare molte gravi patologie, a cominciare dalle leucemie.

"Le cellule staminali cordonali: risorsa biologica per l'intera umanità" è il titolo dell'iniziativa, è stata realizzata dal Gruppo di Lavoro Adoces (Associazioni donatori cellule staminali) e Fnco (Federazione Nazionale Collegi Ostetriche). Il Vento ha fatto da apripista a questa iniziativa che punterà sull’affissione di manifesti e sulla diffusione di brochure informative rivolte ai genitori nei punti nascita, consultori e distretti, e su una guida per gli operatori sanitari che affronta nel dettaglio gli aspetti scientifici e tecnico-professionali specifici.

E' Il messaggio della campagna è chiaro e semplice: la donazione è volontaria, anonima e gratuita, e la procedura è piuttosto facile. Tale iniziativa è nata dal fatto che oggi in Italia la donazione del cordone, atto volontario che può garantire sopravvivenza e guarigione a pazienti affetti da gravi patologie, avviene in meno del 10% dei parti. Ma solo il 30% delle donazioni, in base a rigorosi protocolli che garantiscono l'alta qualità dell'unità raccolta e la sua trapiantabilità, risultano valide per la conservazione e l'utilizzo; le staminali cordonali conservate si possono mantenere intatte e funzionali per circa 15 anni dal loro congelamento.

Per fortuna le donazioni sono in crescita: le unità rilasciate per i trapianti di cellule staminali emopoietiche nel periodo 2004-2008 e provenienti dalle donazioni di partorienti presso le banche pubbliche italiane hanno registrato un costante incremento, passando da 66 nel 2004 (29 destinate a pazienti italiani, 37 inviate all'estero su richiesta dei Centri di trapianto esteri per l'alta qualità) a 140 nel 2008 (47 destinate a pazienti italiani, 93 inviate all'estero su richiesta dei Centri di trapianto esteri per l'alta qualità).

Purtroppo le 20 mila unità di sangue cordonale disponibili oggi nelle banche (19 in Italia, collegate con circa 260 centri di raccolta presso le Unità operative di Ostetricia dove viene prelevato il sangue cordonale donato) non sono sufficienti. Il ministero della Salute stima che per ottenere una copertura ottimale delle caratteristiche genetiche (ovvero una buona compatibilità con i pazienti che possono essere curati attraverso l'utilizzo delle cellule staminali cordonali), il numero di donazioni dovrebbe essere triplicato.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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