Adunata Alpini Triveneto, tripudio tricolori a Conegliano. Attese 80mila persone
Oggi sfilata con 17 mila penne nere
|
CONEGLIANO - Conegliano si è presentata ieri con un tripudio di tricolori, dalle case e nei giardini, per l'inizio del Raduno triveneto degli Alpini. Le strade della cittadina sono già invase dalle penne nere, attese in 17mila per la sfilata di oggi, quando si stima saranno presenti complessivamente 80mila persone.
Il Raduno è iniziato con l'alzabandiera, sul pennone in piazza IV Novembre, del tricolore proveniente da Herat, salutato, tra gli altri, dal presidente nazionale dell'Ana Sebastiano Favero, dal sindaco Floriano Zambon e del colonnello Flavio Lauri in rappresentanza delle truppe Alpine. Questa bandiera ha un significato particolare per la Città del Cima: è infatti di proprietà della locale sezione delle penne nere e del III Reggimento da montagna, ed è assegnata agli Alpini nelle loro missioni di pace. L'ultima volta è uscita dai confini territoriali in occasione dell'intervento delle truppe italiane ad Herat. Al rientro poi il tricolore viene custodito in una teca protetta nella sede sezionale di Conegliano.
Ieri all'alba da Conegliano è partito un consistente numero di alpini con i muli per il percorso della memoria fino al Sacrario militare di Fagarè della Battaglia.
La giornata ha visto anche l'inaugurazione al museo degli Alpini della mostra di cimeli storici e bellici, dedicata a Ugo Cerletti, originario di Conegliano, inventore della "spoletta a scoppio differito". Taglio del nastro anche per la mostra che vede due organismi dedicati all'altruismo affiancati in un unico luogo. La prima è un'eccellenza conosciuta soprattutto all'estero: il gruppo di intervento Medico Chirurgico, più noto come l'Ospedale da Campo degli Alpini, nato nel 1986, sempre pronto ad intervenire in Italia (i terremoti dell'Umbria o dell'Emilia Romagna ma anche in momenti importanti come l'ultimo Giubileo). Il gruppo ruota intorno a 280 persone che diventano anche 800, tutti volontari, nei momenti di necessità utilizzando medici specializzati e in chirurgia e medicina d'urgenza.
Alpini in Piazza Cima