Adunata alpini: alberghi esauriti, quasi al completo le aree camper

Confermati l'ospedale da campo all'ex pattinodromo e centro storico chiuso

| Isabella Loschi |

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Adunata alpini: alberghi esauriti, quasi al completo le aree camper

TREVISO - L’Adunata del Piave entra nel vivo e con la prima riunione del 2017 svoltasi mercoledì pomeriggio nella sede Ana di Treviso, il Comitato Organizzatore è entrato nella fase esecutiva dei lavori. Quindici punti all’ordine del giorno, con l’attenzione focalizzata al piano sanitario coordinato dal 118 e gestito dall’Usl2 Marca Trevigiana in piena sintonia con l’ospedale militare da campo che troverà posto all’ex pattinodromo, lungo il Put esterno della città.

Tra gli argomenti in via di definizione, oltre al piano sanitario, anche il piano gestione rifiuti gestito dal consorzio Contarina e il piano mobilità che vede in prima fila il Mom in sinergia con Trenitalia che metteranno a disposizioni bus e treni speciali per i tre giorni dell’Adunata (12-14 maggio). Confermata intanto la chiusura del centro storico durante i giorni del raduno alpino e di conseguenza la necessità di prevedere percorsi alternativi degli autobus, privilegiando gli spostamenti con mezzi pubblici che saranno potenziati, in modo da raggiungere molti tra i luoghi di residenza dei partecipanti.

A cinque mesi dal grande raduno alpino in città si registra il tutto esaurito, sia per le strutture alberghiere, già sold-out da mesi e i posti nelle aree camper. “I gruppi delle penne nere in arrivo da tutta Italia stanno trovando sistemazione nelle strutture di altre province, compresi Jesolo e Pordenone - ha confermato il Coa - per quanto riguarda le prenotazioni nelle aree camper hanno raggiunto il 78% di occupazione: 760 i posti prenotati su 969 disponibili”. “Siamo entrati in fase esecutiva dei lavori e la macchina organizzativa opera a pieno ritmo” ha detto Luigi Cailotto, presidente del Coa nel corso della riunione a cui hanno preso parte anche il presidente della Provincia Stefano Marcon, il Tenente Colonnello Antonio Esposito responsabile organizzativo della “Cittadella degli Alpini” durante l’Adunata, a Marco Barmasse delegato Ana ai contatti con le Sezioni all’estero.

Durante l’incontro il comitato organizzatore ha sottolineato anche l’importanza dell’ordinanza comunale, in accordo con l’amministrazione comunale, che il sindaco Manildo a breve formalizzerà, per la messa al bando dei cosiddetti “trabiccoli”, “quei mezzi di fortuna che invadono le città durante le Adunate creando problemi di sicurezza”, ha sottolineato il presidnete Cailotto. Sull'argomento, che ha sollevato qualche polemica, il sindaco Manildo ha ribadito:" I birocci (trabiccoli)sono mezzi di fortuna che non hanno nemmeno l’omologazione per circolare in strada. Non stiamo parlando delle jeep Willys o delle jeep Campagnola o delle moto, mezzi di tradizione e folklore, ma dei mezzi non omologati e pericolosi, e che talvolta hanno causato seri incidenti, anche mortali”.

Prosegue inoltre la ricerca di sponsor per coprire le ingenti spese che un evento del genere comporta: nella Marca trevigiana le imprese stanno rispondendo bene e dimostrano d’aver compreso la ricaduta benefica di un’Adunata nazionale sul territorio ospitante. Dell’indotto economico che porterà la manifestazione si parlerà domani venerdì 20 gennaio alle ore 15 nel convegno in programma alla Camera di Commercio di Treviso-Belluno, in piazza Borsa.

Al termine della riunione Coa è stata ufficializzata un’importante notizia che riguarda anche la Marca trevigiana: il generale Renato Genovese (nella foto), consigliere nazionale Ana e componente del Comitato organizzatore-Treviso 2017, è stato nominato presidente del Comitato incaricato di organizzare l’Adunata di Trento nel 2018. Genovese, che è nato e vive a Vittorio Veneto, accoglierà il testimone da Luigi Cailotto nel segno della collaborazione e della continuità, seguendo il filo rosso del Centenario della Grande Guerra.

 


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