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25 aprile 2024

Cronaca

Addio bollo auto o nuove stangate a breve?

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Addio bollo auto o nuove stangate a breve?

Il bollo auto rappresenta uno dei “costi fissi” per il mantenimento della propria auto. Si tratta di una tassa obbligatoria per chi possiede una vettura e rappresenta una parte considerevole dei suoi costi di gestione. Nel corso dei prossimi anni, il bollo auto come lo conosciamo oggi potrebbe cambiare radicalmente. L’Unione europea si sta preparando ad introdurre una nuova tassa automobilistica uguale in tutti i Paesi membri che porterà all’abolizione del bollo auto nel corso dei prossimi anni.

 

Il nuovo provvedimento in via di sviluppo in Europa mira ad introdurre un tributo inedito che, di fatto, sostituirà il bollo auto. La nuova tassa “europea” sull’auto seguirà, inoltre, nuovi fattori per il calcolo dell’importo finale che gli utenti dovranno pagare. La nuova tassa automobilistica europea che porterà all’abolizione del bollo auto dovrebbe essere introdotta, per tutti i veicoli, a partire dal 2026 comportando l’abolizione del bollo auto esistente oggi.

 

Attualmente in Italia si spendono mediamente 1500€ per il costo di mantenimento dell’auto, come risultato da uno studio di SosTariffe.it, dove il bollo auto (accompagnato dalla revisione) rappresenta circa l’11% della spesa totale, mentre l’assicurazione auto incide circa sul 25% della spesa totale.

 

A differenza del bollo attuale, il cui importo si basa sulla potenza della vettura e sulla sua classe di inquinamento, la nuova tassa automobilistica europea seguirà un nuovo sistema di calcolo basato sui chilometri percorsi da una singola vettura, senza considerare nel calcolo l’effettiva potenza del motore. Stando a quanto emerso sino ad ora, gli Stati membri saranno comunque chiamati a considerare, nel calcolo finale dell’importo della nuova tassa, un fattore extra legato alle emissioni di CO2 in atmosfera del veicolo.

 

Ad oggi, a parità di potenza del motore, il bollo auto presenta un importo maggiore per le vetture con classe di inquinamento inferiore. A parità di classe di inquinamento, invece, il bollo auto è più alto per le vetture dotate di motori più potenti. In futuro, con l’introduzione della nuova tassa europea sull’auto, a pagare di più, a parità di classe di inquinamento, saranno gli automobilisti che percorreranno più chilometri durante l’anno.

 

Il calcolo dei chilometri percorsi dovrebbe avvenire tramite l’introduzione su ogni vettura di un apposito dispositivo che monitorerà il chilometraggio in modo costante. Le nuove auto in arrivo sul mercato dovrebbero già includere “di serie” questo particolare dispositivo che, invece, dovrà essere montato da tutte le auto che ne saranno sprovviste.

 

In attesa della definizione completa della nuova tassa, le tempistiche di introduzione sono già chiarite. La fase di sperimentazione prenderà il via dal 2023 e coinvolgerà i mezzi pesanti ed i furgoni con massa complessiva di 2,4 tonnellate.

 

Questa particolare categoria di veicoli, a partire dal 2023, sarà chiamata al pagamento della nuova tassa in sostituzione del bollo attuale. La prova generale, prima dell’introduzione su larga scala della tassa automobilistica europea, durerà per almeno tre anni. A partire dal prossimo 2026, infatti, questa nuova tassa sarà introdotta anche per le auto e le moto portando, quindi, all’abolizione del bollo.

 

L’introduzione della nuova tassa automobilistica europea e l’abolizione del bollo auto per come lo conosciamo oggi porteranno, senza dubbio, importanti conseguenze. Calcolare l’importo in base all’effettivo chilometraggio potrebbe sfavorire, in modo considerevole, chi utilizza molto la vettura durante l’anno.

 

Ad esempio, un lavoratore che utilizza la propria city car per molti chilometri potrebbe arrivare a pagare una tassa più alta di chi ha una supercar che però utilizza solo di rado. Ulteriori dettagli in merito alla nuova tassa emergeranno nel corso dei prossimi mesi.

 



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