VITTORIO VENETO – Lutto nel mondo della scuola vittoriese: a 53 anni, ieri (lunedì) si è spenta la professoressa Nicoletta Romagnoli. Tanta la commozione in queste ore in città tra coloro che la conoscevano e che hanno avuto modo di apprezzarne la professionalità di insegnante, oltre alla sua umanità. Lascia il marito Roberto Bertondini e due figli adolescenti, Davide e Francesca, oltre alla mamma Renata e a due fratelli Luca e Massimo. Era figlia del pretore di Vittorio Veneto, nonché magistrato e giudice, Ezio Romagnoli scomparso nel 2008.

 

Dopo il liceo Flaminio e la laurea, Nicoletta Romagnoli aveva iniziato ad insegnare all’istituto Santa Giovanna d’Arco, dove rimase fino alla fine degli anni ’90, quando ottenne la cattedra alla scuola media Cosmo. Qui insegnava italiano, storia e geografia. Centinaia gli studenti che in questi anni hanno avuto modo di conoscerla ed apprezzarla come insegnante e persona. La notizia della sua scomparsa è piombata come un fulmine a ciel sereno sulle persone che la conoscevano. Una donna che coniugava l’amore per la sua famiglia a quello per l’insegnamento, sempre disponibile ad ascoltare i suoi studenti, a cui riservava in ogni momento le parole giuste.

 

«Una donna misurata nelle parole, frizzante, che rifletteva molto, aveva un grande spessore. Nicoletta amava insegnare, era una professoressa con la P maiuscola, una persona normale, ma allo stesso tempo eccezionale, che lascia un vuoto enorme in tutti noi» il ricordo commosso dell’ex assessore Antonella Caldart che con Nicoletta ha condiviso i cinque anni di liceo al Flaminio e poi 18 anni di insegnamento alla Santa Giovanna d’Arco.

 

Il funerale sarà celebrato giovedì alle 14,30 nella parrocchiale di Meschio. Quindi la salma riposerà nel cimitero di Ceneda.