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25 aprile 2024

Treviso

Abbattuto il bosco di via Celsi: "Risultato dell'incuria del patrimonio arboreo della nostra città"

L’appello dell'associazione Vivere il Botteniga all’amministrazione: "Servono progetti di cura e tutela del territorio"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

bosco via celsi

TREVISO - “La perdita del bosco di via Celsi non è che l’anteprima della perdita del polmone verde costituito dalla siepe arborea che costeggia il fiume Botteniga".

A lanciare l’allarme sono i cittadini del quartiere riunite nell’associazione Vivere il Botteniga, tramite la presidente, Lucia Biscaro, che critica fortemente, oltre all’abbattimento del bosco, l’incuria che ha portato ai tagli. “Probabilmente più di qualcuno degli alberi presenti sarebbe stato valutato pericolante ma se anche solo la metà delle piante rase al suolo fosse risultato pericoloso per l’incolumità pubblica, lo stato di deterioramento degli alberi è il risultato dell’incuria a cui abbiamo assistito in questi anni e che ci ha portato ora alla perdita di un bosco di più di cinquant’anni. E con la stessa indifferenza viene trattato il patrimonio arboreo della nostra città in più aree, senza andare lontano basta guardare gli alberi che costeggiano via Celsi o il boschetto di ontani prossimo al supermercato Lild lungo la strada ovest all’altezza della pizzeria Pino, ridotto anch’esso ad una macchia oscura, riparo tuttavia per una miriade di animali”.

“La conservazione delle aree verdi - spiega l’associazione - individuata ormai generalmente come fondamentale per il benessere umano ma anche per nuove, sostenibili prospettive economiche, non può limitarsi alle generiche dichiarazioni di intenti troppo spesso smentite dai fatti; richiede attività di cura costante, di recupero, di progettazione territoriale e urbanistica partecipata dai cittadini”.

L’associazione Vivere il Botteniga chiede all’amministrazione di dare attuazione ai progetti di cura del territorio, a partire dal verde urbano. “Tutela del verde che non può esaurirsi alla sola piantumazione di alberi” - sottolinea - “ma che richiede l’adozione di misure specifiche per la conservazione del patrimonio arboreo e degli spazi verdi”. A partire, per esempio, dalla realizzazione del percorso naturalistico lungo il Botteniga (richiesta portata avanti dal 2016 ndr), area che si sta depauperando di giorno in giorno. “Chiediamo che il percorso naturalistico lungo il Botteniga non venga lasciato ancora giacere in un cassetto e che l’area compresa tra il convento delle Visitandine e l’inizio di San Pelajo divenga area di forestazione urbana”.

 


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Isabella Loschi

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