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25 aprile 2024

Treviso

994 MILA EURO DI SPRECHI

Un'Altra Treviso e i consiglieri provinciali della sinistra accusano Muraro di far campagna elettorale con i soldi dei trevigiani

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

994 MILA EURO DI SPRECHI

TREVISO - Alle opposizioni e a Un’altra Treviso non piace che la Provincia sperperi soldi dei trevigiani per feste, inaugurazioni e poi anche in spot sulla sicurezza stradale dove compare come protagonista il presidente Muraro. Non piace, soprattutto, perché sa tanto di propaganda elettorale, visto che fra qualche mese gli elettori trevigiani saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo consiglio comunale.

Oltre 810 mila euro di spese di propaganda in 18 mesi” attacca Luigi Calesso di Un’altra Treviso che torna a ribadire, anche, l’inutilità del sondaggio sulla soddisfazione dei pescatori, commissionato qualche mese fa e costato 22.800 euro, lo stanziamento di 21.600 euro per uno studio sulle anguille”.

La munificenza del presidente Muraro negli anni della crisi – incalza Calesso - inizia a fine marzo 2009 affidando l’incarico per la realizzazione di 4 mila dvd e relative brochure di un “video illustrativo sulla cattura di fauna selvatica della provincia di Treviso”, ovviamente comprensivo di ”interviste a Muraro e all’assessore di reparto Mirco Lorenzon”, come si legge nella determina dirigenziale che assegna allo scopo la cifra di 9.484,80 euro”.

Calesso ricorda che la “propaganda” continua con l’inaugurazione della nuova sede della Provincia al Sant’ Artemio costata oltre 108.000 euro, utilizzati per pagare pagine di pubblicità sulla stampa, inviti, impianti audiovisivi, tabelloni pubblicitari, servizio fotografico, depliant, compresa l’esibizione dei paracadutisti. Nell’elencazione degli sprechi in anni di crisi, non tralascia il famoso tavolo di vetro che Calesso ha ribattezzato il tavolo in “vetro di Muraro” costato 12.840, sicuramente un bell’esempio di design, ma certamente piuttosto caro per essere solo un elemento di abbellimento della sala consiliare.

Il tavolo della sala consigliare costato 12.840 euro

Fra quelli che le opposizioni e Un’altra Treviso definiscono sprechi, vengono elencati anche i 300 mila per la sponsorizzazione di due gare ciclistiche e i 200 mila, sottolinea Calesso “per gli spot televisivi di autocelebrazione di residente e Giunta provinciale e, infine, gli 80 mila per il “telegiornale della Provincia”. Nelle ultime settimane in Consiglio provinciale si è parlato di altri 60 mila spesi in sponsorizzazione di gare ciclistiche ed è emerso lo stanziamento dei succitati 21.600 euro per uno studio sulle anguille. Un altro attacco alla Giunta Muraro giunge per i 260 mila euro che sono venute a costare le consulenze per la fusione delle aziende di trasporto pubblico della Marca, “una fusione semifallita”, come la definisce Calesso.

“Oltre mezzo miliardo di lire dei cittadini per una operazione la cui impostazione iniziale si è rivelata fallimentare, per un intervento che rischia di moltiplicare i consigli d’amministrazione (se le attuali aziende continueranno a gestire il loro patrimonio immobiliare), per una aggregazione che non si sa ancora se garantirà gli attuali servizi e le attuali tariffe per gli utenti”. Su questo tema intervengono anche i consiglieri provinciali, Luca De Marco, (Sinistra Ecologia e Libertà) e Stefano Mestriner (Federazione della Sinistra) che ritengono che su questa questione “la cattiva politica è entrata fin dall’inizio nel progetto.

“Sul progetto di fusione delle aziende di tpl, alla luce di quanto sta accadendo ci permettiamo di dire che ci avevamo azzeccato fin da subito, quando a Ferragosto del 2008 venne convocata d’urgenza la commissione trasporti del consiglio provinciale per dare il via all’operazione azienda unica. Come gruppi della sinistra avanzammo subito delle grosse perplessità. Anzitutto sulla tempistica: sciogliere le quattro aziende nel giro di pochi mesi, per chiudere entro il 2008 l’operazione, era utopistico. E così si è dimostrato.

Sostenemmo allora che la creazione di un azienda unica provinciale, in una fase nella quale si è in attesa dell’indizione della gara regionale per l’assegnazione del servizio, alla quale l’azienda unica non potrà partecipare, ci pareva rispondere più a logiche di controllo politico da parte della Lega che ad altre logiche. E anche questo ci pare che stia emergendo con forza. Chiedemmo che prima di tutto ci fosse la redazione di un piano industriale di massima che mettesse nero su bianco le economie di scala, le razionalizzazioni del parco macchine e del patrimonio, le riduzioni tariffarie che si portavano a giustificazione dell’operazione. Piano industriale che ancora oggi, due anni dopo, non esiste”.

I due consiglieri si dicono “Fortemente preoccupati della piega che sta prendendo la vicenda anche perché, oltre all'inconsistente delibera sottoposta al consiglio provinciale e ai consigli comunali, non c'è stato alcun altro atto formale che delineasse strategie, piani industriali ed economici.

Rimaniamo convinti che ogni processo di unificazione, se fondato sui cardini del miglioramento del servizio e della riduzione dei costi superflui (prima di tutto quelli dell'apparato politico) sia auspicabile. Ma allo stesso tempo siamo consapevoli del fatto che un'eventuale aggregazione solo provinciale non consentirebbe di competere in una gara per l'affidamento del servizio gomma/ferro regionale, come qualcuno strumentalmente vuol far credere”.

E tornando agli sprechi denunciati da Un’altra Treviso, Calesso afferma: “E se in questi giorni il presidente Muraro ha dichiarato che preferisce utilizzare i soldi per i disoccupati che per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia – Calesso si chiede – se tale ragionamento non avrebbe potuto farlo anche per una parte consistente dei soldi spesi nelle consulenze per la fusione dei trasporti? Non poteva pensarci quando ha deciso di spendere oltre 800 mila in 18 mesi per iniziative che hanno molto più il sapore della propaganda che quello dei servizi ai cittadini?” chiude Calesso, come a dire che quando si tratta di ricordare che siamo tutti italiani i soldi possono anche essere devoluti per scopi solidaristici, dimostrando la generosità dell’Ente a maggioranza leghista, mentre per farsi propaganda in vista delle prossime elezioni, tutto è lecito.

Abbiamo naturalmente chiesto al presidente Muraro di commentare questi dati, queste critiche, ma ha lasciato detto di essere troppo impegnato, almeno per oggi. Il suo ufficio stampa alla domanda sul perché negli spot sulla sicurezza compare il presidente in prima persona e non le classiche immagini di incidenti, ci ha risposto che sono stati realizzati anche quelli, ma che essendo temi cari al numero uno del Sant’Artemio, il presidente ha preferito metterci la propria faccia per lanciare un appello diretto ai giovani automobilisti a cui tali spot sono, prevalentemente, rivolti.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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