“Le mie azioni hanno oltrepassato la mia volontà.” Così si giustifica Thierry D., il cinquantaduenne che ha abusato sessualmente di più di sessanta bambini nel corso degli ultimi 10 anni. Lunedì scorso la corte di Versailles ha condannato l’uomo a 16 anni di reclusione per aver violato e aggredito un minimo di 66 minori. Sono stati i suoi impegni umanitari a fargli da copertura mentre faceva compiere atti barbarici a 41 bambini in Tunisia, 19 nello Sri Lanka e 6 in Egitto.

Thierry ha totalmente ammesso le sue colpe in tribunale, lui che davanti alla polizia ha descritto i suoi atti come una “ricerca del suo orientamento sessuale” dovuta al rifiuto della sua omosessualità da parte della famiglia cattolica praticante. Il suo avvocato Frédéric Champagne si è giocato la carta della sincerità del cliente, evidenziando il “lavoro” di riconoscenza dei fatti da lui realizzato, affermando che sarebbe “caduto facilmente in tentazione” a causa dell’alto tasso di prostituzione infantile tipico di quei Paesi.