VITTORIO VENETO – Si è aperto con una domanda di attualità sul tema profughi il consiglio comunale di ieri sera, giovedì. A porla, chiedendo chiarimenti all’amministrazione Tonon, sono stati i consiglieri comunali Bruno Fasan e Gianantonio Da Re. «L’amministrazione tranquillizzi i cittadini circa le notizie trapelate negli ultimi giorni – ha affermato in aula Fasan con riferimento alle indagini in corso – e ci dica quali controlli vengono fatti sulla struttura e si impegni a smantellarla».

Il tema profughi ospiti nella struttura del Ceis di via Marconi ormai da mesi anima il dibattito politico.

Il sindaco, rispondendo ai consiglieri, ha affermato di aver contattato nelle ultime ore, dopo le notizie uscite mezzo stampa, sia le forze dell’ordine sia il Prefetto di Treviso, ma di non aver ricevuto particolari informazioni proprio perché ci sono delle indagini in corso. Carte alla mano, ha confermato che la struttura ha un’agibilità concessa nel 1958 e nel 1977. Ha poi illustrato l’esito del sopralluogo eseguito da Ulss 7 nell’ex convento dei frati carmelitani e nell’ex scuola alberghiera, ora casa per 110 profughi: «La normativa prevede che per ogni profugo ci siano dai 3,5 ai 6 metri quadrati disponibili, nel caso della struttura di via Marconi i metri quadrati a persona sono 4,75. Il numero massimo di soggetti ammissibili è di 110 e oggi gli ospiti sono 110». Quanto alla questione sicurezza sollevata dai consiglieri della Lega Nord, il sindaco ha ribadito che polizia locale e carabinieri eseguono periodici controlli nell’area. Per lo smantellamento, infine, Tonon ha evidenziato che «non è competenza del sindaco, ma del Prefetto». «Allora ci riferiremo al Prefetto» la replica di Fasan.