REFRONTOLO - "Stiamo cercando di fare a pezzi il volontariato nel nostro Paese". Non ha mezzi termini il senatore trevigiano Franco Conte presentando al Senato una interrogazione parlamentare che apra la via ad un intervento legislativo che vada a sgravare, ad esempio i presidenti delle Pro Loco, ma volontari in genere, dalla responsabilità oggettiva quando si organizzano ritrovi, eventi e sagre laddove le cose sono state fatte a norma.

Ll'iniziativa prende le mosse dalla vicenda di Refrontolo dove in seguito all'esondazione del Lierza dell'Agosto 2014, risultano indagate 4 persone con l'accusa di omicidio plurimo. "Se tutto è stato fatto come si deve - spiega Conte - semplici volontari non possono trovarsi sulle spalle Avvisi di Garanzia. Cosi che fine farà la vivacità dei nostri territori se ogni Presidente o tecnico, davanti ad una sciagura, sa che rischia, anche se ha fatto tutto a norma, un procedimento penale? Sulla questione di Refrontolo mi sono sentito di affiancare da subito il sindaco e la pro loco. È un nostro dovere sostenere il ruolo delle pro loco perchè lavorano a fianco dei comuni e affrontano problemi che i comuni non sono più in grado di affrontare".

L'interrogazione nello specifico chiede "di definire il più nettamente possibile l'ambito di applicazione della normativa sulla responsabilità oggettiva perché non si verifichino situazioni analoghe a quella di Refrontolo, nel trevigiano, dove soggetti che rivestono cariche di rappresentanza di enti o associazioni varie, pur avendo osservato ed adempiuto correttamente a tutte le prescrizioni normative ed amministrative, sono chiamati a rispondere per responsabilità che non hanno.