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25 aprile 2024

Agenda

21° RASSEGNA TEATRALE "TREMILIONI A TEATRO".

In cartellone cinque spettacoli tutti da vedere

Spettacolo - Teatro - Cinema

quando 03/11/2018
orario Dalle 21:00 alle 23:00
dove Conegliano
Teatro Dina Orsi - Via Einaudi - Conegliano
prezzo Adulti Euro 12,00 - Ragazzi fino 16 anni euro 8,00 -
info Calzoleria Cancian Tel. 0438.411413
organizzazione Compagnia Teatrale Tremilioni Conegliano
sito web https://goo.gl/GAiB9H

“TREMILIONI A TEATRO” 2018

 È con piacere che presentiamo al nostro affezionato pubblico il cartellone della 21^ Rassegna autunnale, che quest’anno comprende cinque appuntamenti, con interessanti spettacoli tutti da vedere.

Sabato 03 novembre 2018 - ore 21 - - A SCATOLA CHIUSA opera comica in tre atti di Georges Feydeau, traduzione e adattamento di Rita Vivaldi, regia di Enzo Rapisarda - a cura di “Nuova Compagnia Teatrale” di Verona.

 La commedia, scritta dal famoso commediografo francese nel 1888, tra satira pungente e un meccanismo preciso di pura comicità, tra vorticosi equivoci e un ritmo indiavolato, in una combinazione ideale di ingredienti, legati alla tradizione della farsa francese e a un adattamento frizzante, delinea con precisione il ritratto della società borghese francese dell’epoca, vivacizzando l’opera con tratti marcati di ironia, di paradossi e talvolta anche di assurdità, fonti di inevitabili risate. Ambientata nella casa di campagna di Monsieur Pacarel, un ricco commerciante che vive con la moglie Marta e la figlia Giulia. Ospiti della famiglia sono il Dott. Landernau e la moglie Amanda. La vicenda si sviluppa quando il padrone di casa desidera far rappresentare il Don Giovanni scritto dalla figlia al Teatro dell’Opera di Parigi e proprio per questo, decide di ingaggiare il tenore più famoso del momento. In cambio dell’ingaggio, il teatro si dovrà però adeguare ai desideri del finanziatore. Intanto in casa Pacarel, arriva un giovanotto intenzionato a chiedergli di fargli da tutore nei suoi studi di Giurisprudenza. Viene da tutti scambiato per il famoso tenore e l’equivoco causerà malintesi e colpi di scena. Il signor Pacarel, comprando “a scatola chiusa” innesca una serie di fraintendimenti, anche di natura sentimentale, in un crescendo di colpi di scena fino all’inevitabile lieto fine.

Sabato 10 novembre 2018 - ore 21 “IL SOGNO DI ARLECCHINO” di Pino Costalunga -  a cura di "Fondazione Aida e Glossa Teatro" di Vicenza.

 Arlecchino, la maschera più conosciuta della Commedia dell’Arte, è un’invenzione che risale a un attore preciso che con quella maschera e la sua compagnia riempì di stupore tutte le corti europee: si tratta del mantovano Tristano Martinelli che visse tra la seconda metà del ‘500 e l’inizio del ‘600. Lo spettacolo, seguendo la vita di Tristano Martinelli\Arlecchino, che fu amico intimo dei Reali di Francia e che diventò ricchissimo con una maschera da povero cialtrone, racconta come in un sogno, la storia e la vivacità di tutto un genere teatrale che ci ha regalato, oltre ad Arlecchino, altri personaggi rimasti nella memoria collettiva: dal tirchio Pantalone al povero Pulcinella, dalla bella Isabella al cocciuto Dottore, dal tronfio Capitano al povero Zanni. Un viaggio tra maschere e attori, tra diavoli e poveri diavoli, tra l’Inferno di un mondo di poveracci e la vita nelle splendidi corti del Rinascimento: un viaggio divertente e serio nel Mondo della Commedia dell’Arte.

Sabato 17 novembre 2018 - ore 21 - “LE BETONEGHE NON VANNO MAI IN FERIE” teatro veneto di e con Giovanna Digito, con l’accompagnamento musicale dei Tiratirache - a cura di “Teatro delle Arance” di Venezia

È uno spettacolo che innamora. Vuoi sapere i fatti tuoi? Vieni a sentire … Le Betoneghe, nella leggendaria e inimitabile interpretazione di Giovanna Digito nel ruolo di Silvana, Stefania Florian in quella di Renata e Ketty Montagner in Bertilla. Tre donne riservate che per fatalità vengono sempre a conoscenza dei fatti degli altri e che vorrebbero tanto non “spettegolare” ma la loro natura le rende particolarmente loquaci. È la comicità veneta di Silvana, Renata e Bertilla, ovvero delle tre “betoneghe” che con le loro “ciàcole” non risparmiano niente a nessuno e hanno una “parolina velenosa” per tutti. Sono accompagnate in scena dalla musica popolare veneta dei Tiratirache.

Sabato 24 novembre 2018 - ore 21 - “TRAMONTO” – di Renato Simoni, regia di Franco De Maestri - a cura della Compagnia Teatrale Soggetti Smarriti di Treviso

L’opera, in lingua veneta, cavallo di battaglia di Cesco Baseggio, messa in scena con grande maestria dalla compagnia trevigiana, racconta di una casa patrizia dove il conte Cesare esercita il suo potere assoluto appoggiato dalla tetragona rigidità dell’anziana Baronessa, sua madre. Ma non potrà il Conte parare la vendetta di un subalterno scacciato che gli ricorda il sospetto di un amante della Contessa sua moglie. E sarà questa scintilla che attizzerà l’incendio della sua anima. Crolleranno le sue certezze e la sua protervia si sgretolerà fino a paragonarsi ad un “Arlechin finto principe”! Ma nello sviluppo di questa tragedia familiare si muovono altri che non sono mai macchiette ma vivi personaggi carichi di umanità che assistono sgomenti al tramonto di un mondo che pareva così carico di certezze e di riferimenti. Scritto nel 1906 Tramonto pare si carichi anche del valore della preveggenza di quello che accadrà un decennio più tardi con lo stravolgimento di un mondo che finirà per sempre. Ma quest’opera mantiene in ogni epoca la sua forza perché pare ammonire gli esseri umani di quanto possano vivere male la bellezza della vita che è loro concessa!                                                                                                                                                                                  Sabato 1° dicembre 2018 - ore 21  -  “SIOR TODERO BRONTOLON” commedia veneziana di Carlo Goldoni, regia di Toni Sartor -  a cura di Compagnia Teatrale Tremilioni di Conegliano

 A grande richiesta la Tremilioni ripropone al pubblico coneglianese il capolavoro goldoniano “Sior Todero brontolon” che dal 2011 la compagnia sta portando, con più di 80 repliche, nei teatri del Veneto e regioni limitrofe con pieno successo di pubblico e di critica. La commedia “veneziana” fu rappresentata al teatro San Luca nel gennaio del 1762, qualche mese prima del definitivo trasferimento a Parigi dell'autore. Non c'è stato nessun grande interprete del teatro goldoniano, dal "coneglianese" Ferruccio Benini, a Cesco Baseggio, a Gastone Moschin, a Giulio Bosetti, solo per citarne alcuni storicamente famosi, che non abbia amato l'opera e non si sia cimentato nel ruolo del protagonista. La trama della commedia è lineare, anche se piena di improvvisi colpi di scena e di accelerazioni drammatiche e comiche. Todero è l'indiscusso "patron" di una famiglia rigidamente patriarcale, in cui tutti devono dipendere dal più anziano: il figlio imbelle Pellegrin, la nuora battagliera Marcolina, la timida "nezza” Zanetta, il suo fattore Desiderio col figlio Nicoletto, il vecchio servo Gregorio e la cameriera Cecilia. Ma ecco la novità: arriva la vedova Fortunata a chiedere la mano di Zanetta per il cugino Meneghetto. Todero ha però in progetto di "sistemare" Zanetta con Nicoletto, soprattutto perché così la "dota" rimarrà in casa. Ma……                                                                                                                                              

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