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19 aprile 2024

Treviso

“Negare sale pubbliche e piazze a gruppi neofascisti”, la delibera arriva in commissione

Giovedì la proposta di delibera di iniziativa popolare di modifica del regolamento della concessione delle sale pubbliche arriverà in V Commissione

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

“Negare sale pubbliche e piazze a gruppi neofascisti”, la delibera arriva in commissione

TREVISO - “No alla concessione di sale pubbliche e piazze a gruppi neofascisti e neonazisti”. Giovedì prossimo la proposta di delibera di iniziativa popolare di modifica del regolamento della concessione delle sale pubbliche, arriverà in V Commissione.

“La proposta di delibera - spiega Coalizione Civica - mira a impedire la concessione di sale pubbliche e piazze a gruppi neofascisti e neonazisti attraverso la sottoscrizione da parte dei richiedenti di uno spazio pubblico della dichiarazione: “di riconoscersi nei principi e nelle norme della Costituzione italiana e di ripudiare il fascismo e il nazismo; di non professare e non fare propaganda di ideologie neofasciste e neonaziste, in contrasto con la Costituzione e la normativa nazionale di attuazione della stessa; di non perseguire finalità antidemocratiche, esaltando, propagandando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica; di non compiere manifestazioni esteriori inneggianti le ideologie fascista o nazista; di non praticare o propagandare comportamenti razzisti, sessisti, omofobi, transfobici”.

 Sulla proposta sono state raccolte, nei 60 giorni di tempo previste dal regolamento comunale delle proposte di delibera di iniziativa popolare, 575 firme autenticate e certificate (il minimo richiesto è di 500).

 Alla presentazione della proposta di delibera e alla raccolta delle sottoscrizioni hanno partecipato: Adl-Cobas, Anpi, Art. 1-MDP, Coalizione Civica per Treviso, DiEM25, Django, Libertà e Giustizia, Non Una Di Meno, Partito Democratico, Possibile, Sinistra Italiana, Treviso Civica.

“Questa - sottolinea Coalizione Civica - è anche l’occasione per dare atto alla precedente amministrazione (di cui facevano parte molti dei proponenti della proposta in questione) di aver introdotto la proposta di delibera di iniziativa popolare tra gli strumenti di partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa. Va anche dato atto all’attuale amministrazione, in particolare al presidente del consiglio comunale e al presidente della Commissione Statuto, di avere operato nei confronti della proposta in termini di assoluta correttezza rispettando tempi e modalità previste dal regolamento”.

 


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