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28 marzo 2024

Montebelluna

“Da due anni chiedo studio epidemiologico su abitanti Pederobba”

Il consigliere regionale Andrea Zanoni del Pd sul progetto della Cementi Rossi

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“Da due anni chiedo studio epidemiologico su abitanti Pederobba”

PEDEROBBA - “Quando si autorizzano nuovi impianti potenzialmente inquinanti, l’attenzione è tutta sull’ambiente mentre si guarda poco agli effetti sulla salute. E questo vale anche per il progetto della Cementi Rossi di Pederobba che vuole bruciare plastica nei propri forni. Da due anni ho presentato un emendamento al collegato al bilancio per effettuare un’indagine epidemiologica sulla popolazione, ma sia per il 2016 che per il 2017 la maggioranza l’ha bocciato”. È quanto afferma Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico, presente all’incontro pubblico con i cittadini sul progetto.

 

“La difesa ambientale e la tutela della salute sono ambiti strettamente collegati, ma troppo spesso la Regione Veneto se lo dimentica.  Per quanto riguarda le autorizzazioni di nuove emissioni c’è una normativa ambientale nazionale che non s'incrocia mai con la Valutazione di impatto sanitario (Vis). E, specialmente in aree così inquinate come tutta la Pianura padana, occorre subordinare le nuove autorizzazioni ambientali alla verifica sanitaria, al limite anche con una legislazione speciale per queste aree”, continua Zanoni.

 

“Siamo in emergenza continua per lo smog, si registrano sforamenti record rispetto ai limiti previsti dalla Direttiva Qualità aria dell’Unione Europea, con rimpalli di responsabilità tra Regioni, che dovrebbero coordinare, e Comuni. Servono interventi strutturali che però non si fanno perché costosi e mancano fondi. Chi amministra e la politica in generale, non è mai veramente obbligato a fare qualcosa per la salute dei cittadini, perché nulla collega direttamente l’inquinamento ambientale a un’automatica verifica Vis dei danni alle persone esposte e quindi alle responsabilità penali e civili conseguenti. Eppure se qualcuno muore per una causa non naturale, un responsabile ci dovrà pur essere. Tutto ciò a maggior ragione per un’area come questa, soggetta a molteplici fattori inquinanti, ecco perché solo con un’approfondita Valutazione di impatto sanitario si possono evitare i danni derivanti dall’effetto cockatil tanto temuto a livello europeo”.

 



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