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25 aprile 2024

Castelfranco

«RESTARE A SCUOLA FINO ALLE 14? NOI NON CI STIAMO»

Creato il gruppo su Facebook per dire no all’orario lungo

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«RESTARE A SCUOLA FINO ALLE 14? NOI NON CI STIAMO»

CASTELFRANCO – Creato il gruppo su Facebook per dire no all’orario lungo. Gli studenti delle quinte castellane vanno avanti con la loro mobilitazione. Il gruppo si chiama “Restare a scuola fino alle 14? Noi non ci stiamo”.

«6 ore da 60 minuti ogni giorno per 6 giorni. Un inferno»: c’è scritto nell’immagine che rappresenta il logo del gruppo; al centro c’è un orologio che indica appunto i 60 minuti. Venerdì c’era stata un’assemblea dei rappresentanti d’istituto delle scuole superiori castellane.

Gli stessi problemi dell’Itcg “Martini”, già espressi nei giorni scorsi dal rappresentante d’istituto Giovanni Cattapan, li hanno pure al “Rosselli” e al “Nightingale”. Gli studenti ora richiederanno un incontro con l’assessore regionale Elena Donazzan e dopo di lei punteranno ad incontrare il ministro Mariastella Gelmini.

«Durante la discussione è emerso che il Liceo Giorgione è la scuola meno colpita dalla riforma in termini di orario lungo – spiega Giovanni Cattapan, rappresentante dell’Itcg “Martini” e fautore della mobilitazione -. Gli orari del liceo resteranno invariati. Tutto ciò non accadrà agli istituti tecnici e professionali. Il “Martini”, il “Rosselli” ed il “Nightingale” usciranno alle due passate del pomeriggio».

«La rappresentante del “Rosselli”, Giorgia Pallaro – continua Cattapan – ha riferito che molti studenti non sono a conoscenza che, da settembre, le lezioni termineranno alle due passate; di questo se ne è parlato nell'ultimo consiglio d'istituto tenutosi nemmeno una settimana fa. Mentre gli studenti del “Nightingale” hanno espresso la loro difficoltà, unanime, nell'adempiere ai doveri scolastici nel caso l'orario scolastico dovesse prolungarsi fino alle ore 14.

Il presidente della consulta, Francesco Roberto, ha dato una sua visione generale della situazione dicendo che moltissime scuole hanno lo stesso disagio per l'orario e non ci stanno a questa modificazione. Chiederò al ministro dell'istruzione e all'assessore Donazzan, appoggiato da tutti i rappresentanti degli studenti, di potermi ricevere per discutere di questi disagi – conclude Cattapan -. Sono certo che le istituzioni capiranno il nostro disagio e cercheranno di venirci in soccorso».

Matteo Ceron

 


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