«Parco in stato di abbandono»
Il gruppo di opposizione "La Tua Meduna" scrive al sindaco e richiede maggior manutenzione nell'area di via Tiziano
MEDUNA DI LIVENZA - I consiglieri di opposizione del gruppo La Tua Meduna segnalano problemi al parco giochi di via Tiziano.
Eleonora Alessi, Andrea Cigagna e Laura Vendramini hanno firmato ed inviato una lettera al sindaco Marica Fantuz e per Conoscenza al Consiglio comunale e alla Polizia locale per segnalare un problema sentito da alcune mamme del paese.
«A seguito delle numerose segnalazioni pervenuteci da alcune mamme, con la presente vogliamo porre l’attenzione sullo stato di degrado ed abbandono in cui versano i giochi del parco sito in Via Tiziano Vecellio .
Dal nostro recente sopralluogo, durante il quale abbiamo scattato alcune foto che alleghiamo alla presente, abbiamo – purtroppo – constatato che le strutture versano in pessime condizioni e non risultano idonee al gioco dei più piccoli.
Ciò che abbiamo fotografato è allarmante e molto triste. Alcune delle parti in legno dello scivolo, della locomotiva e del castello, si presentano molto danneggiate, con assi rotte e scheggiate, ricoperte di graffiti e ormai prive del colore originario, risultando brutte e grigie.
Ed ancora, mancano totalmente i materassini anti-trauma sotto le strutture. Un bambino rischia ogni minuto di essere infilzato o tagliato da viti e legno scheggiato.
Per non parlare poi dei cavallini a molla: gli stessi sono ormai inutilizzabili e molto pericolosi. Questi andrebbero rimossi e sostituiti al più presto. Di uno è rimasto solo il supporto e gli altri sono talmente rovinati da risultare molto rischiosi a causa del legno scheggiato e delle viti sporgenti ed arrugginite che potrebbero causare incidenti e ferire i bambini».
Il gruppo conclude: «Considerato che il parco giochi sopra citato è l’unico spazio verde dedicato ai più piccoli nel nostro Comune e verificato il totale abbandono e degrado in cui versano le sue strutture, pensiamo sia nella sensibilità di una buona Amministrazione interessarsi al più presto al problema, al fine di permettere ai bambini e ai loro genitori di fruire di questi luoghi in modo sereno».