«Interpellanze camuffate»: scoppia la polemica
Maggioranza divisa e la minoranza incalza il presidente
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Si è aperto con un scontro, verbale, il consiglio comunale di ieri sera, lunedì. Ad accendere il dibattito tre domande di attualità: non tanto i loro contenuti, quanto la loro forma. Per il presidente del consiglio comunale, Silvano Tocchet, le tre domande di attualità erano «interpellanze camuffate», richiamando l’articolo 24 del regolamento. Non così per gli autori delle domande, i consiglieri Giuseppe Costa (Cambia Vittorio), Alessandro De Bastiani (Pd), Gianluca Posocco (civica Toni Da Re) e Bruno Fasan (Lega Nord), forti del fatto che per loro i tre argomenti al centro delle domande – Ipab Cesana Malanotti, migranti in città e debiti del comune – erano più che mai attuali, e in regola.
Domanda di attualità o interpellanza? «Serve fare chiarezza con un passaggio in commissione consiliare per definire cosa è e cosa non è una domanda di attualità – non ha mancato di annotare nel suo intervento Costa -: se vogliamo cambiare verso, portiamo la discussione delle interpellanze subito, ad inizio seduta» la frecciata lanciata all’amministrazione comunale.
Fino ad oggi le interpellanze sono sempre finite agli ultimi punti all’ordine del giorno, spesso con discussione a notte fonda. E a questa prassi Costa, ora consigliere di maggioranza, ha voluto dire di “no” rimarcando come le domande di attualità (consentono di intervenire fino a poche ore prima dell'inizio del consiglio comunale, mentre l'interrogazione deve essere presentata prima della convocazione del consiglio) siano l’unico modo per portare gli argomenti all’attenzione del consiglio ad un orario decente.
Una presa di posizione quella di Costa che, a chi ascoltava, è parsa subito in sintonia con i consiglieri-autori delle altre due domande di attualità. E mentre Costa difendeva la sua interpretazione di domanda di attualità, passando poi alla lettura del testo (nel frattempo erano passati 40 minuti) e otteneva risposta dal sindaco Roberto Tonon, è toccato quindi al consigliere Posocco leggere la sua domanda e ottenere risposta dall’assessore Barbara De Nardi. A “bocca asciutta” è invece rimasto il consigliere Fasan, la cui domanda è stata saltata dal presidente Tocchet, per proseguire con i punti all’ordine del giorno.
Uno scontro-confronto che non è passato inosservato ai colleghi di Costa: «Mi stupisce trovare questa sintonia tra l’opposizione e il capogruppo della lista Tonon (Costa ndr)» ha annotato il consigliere Graziano Carnelos (Pd) rimarcando l’anomalia in questo inizio di seduta con prese di posizione di opposizione e Costa in linea sulla difesa della loro domande di attualità. «Si sta formando una strana coppia, Costa-Fasan» ha poi aggiunto Carnelos. Una tensione, all’interno della maggioranza e del partito, che non è passata inosservata a chi era presente e che si va a sommare a quelle dei mesi scorsi, spostandosi però in consiglio comunale.
Ipab Cesana Malanotti. «L’immobilismo dell’amministrazione comunale sulla questione Ipab Cesana Malanotti non è accettabile» ha affermato Costa leggendo la sua domanda di attualità incentrata sugli avvenimenti accaduti all’Ipab dopo la convocazione del consiglio comunale, come la perquisizione negli uffici del Cesana Malanotti ordinata dalla Procura di Venezia. Tanti gli interrogativi posti al sindaco, volti a far luce sulla solidità dell’ente, sui lavori appaltati, sui tempi di realizzazione della nuova ala, sul licenziamento del direttore e sulle decisione prese dal cda dell’ente. «Di fronte a tutte queste carenze è politicamente inaccettabile che si dica che all’amministrazione competano solo le nomine del cda» ha concluso Costa, sollecitando un intervento del sindaco. Tonon ha annunciato di aver chiesto un colloquio alla presidente dell’Ipab e di voler convocare nei prossimi giorni la prima commissione.