«Gettoni al posto dei soldi»
Marco De Blasis (Cinque Stelle) continua la battaglia contro videopoker e sale slot a Oderzo. I numeri di un fenomeno in crescita
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ODERZO – Gettoni e non soldi: questa la proposta del Movimento 5 Stelle a Oderzo. Per bocca del consigliere Marco De Blasis prova a contenere il fenomeno delle ludopatie attraverso la nuova proposta.
"La nostra mozione presentata e votata favorevolmente, durante il Consiglio Comunale a settembre” spiega “sia dalla maggioranza che dalla minoranza all'unanimità, ha sancito l'impegno da parte di tutti noi nel contrasto e nel contenimento del fenomeno delle sale slot nel nostro Comune”.
È stato approvato un regolamento proposto dalla maggioranza, che abbiamo definito "timido" in sede di dibattimento. Restiamo dell'idea che per combattere un fenomeno dilagante come quello del Gioco d'Azzardo Patologico è necessario mettere in campo tutte le risorse lecite possibili”.
Due soli sono i punti principali di contrasto: la distanza dai luoghi sensibili per tutte le nuove aperture e il rispetto dei nuovi orari stabiliti nel regolamento vigente, dalle 8.30 alle 22.30 per tutte, anche per quelle già esistenti sul suolo Comunale. Per quelle invece entro i 500 metri dai luoghi indicati come sensibili, come la sala a ridosso della stazione delle corriere, l'orario prevede una pausa dalle 12.30 alle 15.30.
“Sapevamo che le società che gestiscono le sale si sarebbero opposte a questo provvedimento con ogni mezzo. Due delle tre sale presenti nel nostro Comune hanno fatto ricorso al TAR e, notizia di questi giorni, sembra che i giudici, almeno per una, abbiano dato ragione all'amministrazione e a tutti quei cittadini che si oppongono a questa nuova piaga sociale”.
Ma non finisce qui. “Va assolutamente vietata qualsiasi forma di pubblicità e di incentivo al gioco, inoltre va fatta una verifica del posizionamento delle macchinette all'interno degli esercizi, in modo che non siano visibili e attrattive, soprattutto per i minori.
Riteniamo che molte potrebbero essere le soluzioni da mettere in atto come ad esempio sostituire i contanti con dei gettoni in modo da ottenere un maggior controllo sul fiume di denaro che circola, applicare delle regole più stringenti anche sulla promozione del gioco stesso, obbligare i gestori a richiedere al giocatore la tessera sanitaria, attuare una campagna locale di sensibilità e di educazione al gioco”.
I numeri.
Enorme è il giro d'affari: oltre 88 miliardi di fatturato stimato per l'anno 2015, il 4% del PIL nazionale, la terza industria italiana, 8,7 miliardi di tasse, e il 2016 sarà all’insegna della crescita a doppia cifra.
15 milioni sono i giocatori abituali, 2 milioni a rischio patologico, circa 800.000 i giocatori già patologici. Ad oggi solo la nostra Ulss ha già in carico 193 persone.