«Cittadini espropriati, e adesso chi paga?»
Scontro sui rimborsi per i lavori sul Menarè: paga il Comune o la ditta?
| Andrea De Polo |
CONEGLIANO – Lavori sul Menarè, l'opposizione vuole denunciare il sindaco alla Corte dei Conti: «Perché gli espropri per le rotonde li ha pagati il Comune, e non la ditta che ha eseguito i lavori?». Ennesima bufera sui lavori pubblici dell’area su cui sorgerà il futuro centro commerciale del Menarè.
Se le opere del privato procedono, imperversa la polemica sui ritardi di quelle pubbliche. E mentre, per questo, il comitato Cittadini del Menarè continua a protestare, il Partito Democratico centra l’attenzione su un altro punto: «Prevediamo un ricorso alla Corte dei Conti per danno erariale» spiega Alessandro Bortoluzzi, consigliere coneglianese che punta il dito contro il sindaco Floriano Zambon. «Negli accordi preliminari, tutto doveva essere a carico del privato, la ditta Tonon, espropri compresi. Nel 2012, però, la giunta si è accollata le indennità di esproprio». Somma non consistente, circa 10 mila euro, ma secondo il Pd non doveva pesare sulle tasche dei coneglianesi.
Di opinione diversa l’amministrazione, per la quale i termini dell’Accordo di Programma sono chiari: quei soldi deve pagarli il Comune, l’unico ente che ha la possibilità di espropriare i terreni ai privati. Zambon è tranquillo: «Se la Corte dei Conti vuole indagare, lo faccia pure. Saremo trasparenti, come sempre».